Un materiale spesso utilizzato come cappotto termico interno è il poliuretano espanso, grazie alle sue grandi capacità di isolamento termico, riesce a garantire ottimi risultati anche con bassi spessori.
Composizione del Poliuretano Espanso
Il poliuretano utilizzato nei cappotti termici interni è composto da una miscela di polioli e isocianati che, combinati, formano una schiuma rigida e leggera. Questa struttura a celle chiuse è responsabile delle eccellenti proprietà isolanti del materiale, impedendo la trasmissione del calore attraverso le pareti trattate.
Vantaggi del Cappotto Termico Interno in Poliuretano Espanso
Il grande vantaggio del poliuretano espanso rispetto agli altri isolanti è la sua capacità di isolamento. Infatti ha una conducibilità molto ridotta e questo permette, a parità di isolamento, di ridurre gli spessori dell’isolamento e quindi di ridurre anche il suo ingombro interno.
| Proprietà | Poliuretano | EPS con grafite | Fibra di legno |
|---|---|---|---|
| Conducibilità Termica (λ) | 0.020 – 0.025 W/(m·K) | 0.030 – 0.035 W/(m·K) | 0.040 – 0.050 W/(m·K) |
In questa tabella possiamo notare come la conducibilità sia sensibilmente più bassa anche rispetto all’EPS con grafite che ha già una conducibilità piuttosto bassa rispetto agli altri isolanti.
Infatti, se lo confrontiamo con la fibra di legno, un cappotto termico interno in poliuretano espanso di 6cm isola quanto uno di 12cm in fibra di legno! Questo permette di guadagnare fino a 2,5 mq di superficie interna.
I costi del materiale sono relativamente contenuti. Leggermente più alti rispetto all’EPS, ma comunque più bassi rispetto a materiali naturali come la fibra di legno.
Svantaggi del Cappotto Termico Interno in Poliuretano Espanso
| Proprietà | Poliuretano | EPS con grafite | Fibra di legno |
|---|---|---|---|
| Densità (kg/m³) | 25 – 40 | 15 – 30 | 40 – 60 |
Come si può notare dalla tabella, i pannelli di poliuretano espanso non hanno una un’alta densità. Questo significa che, a differenza dei materiali naturali come la fibra di legno, non è in grado di accumulare molto calore e di garantire uno sfasamento termico ottimale.
Questo significa, in parole povere, che l’isolamento non riesce a bloccare adeguatamente il calore esterno, che d’estate riscalda troppo velocemente anche l’interno dell’abitazione.
Un altro svantaggio dipende dalla natura stessa del materiale…preferireste far dormire vostro figlio in una stanza con delle pareti in schiuma poliuretanica o con un materiale naturale?
Installazione del Cappotto Termico Interno in Poliuretano Espanso
Prima di tutto bisogna controllare che il fondo sia regolare e che non abbia parti che si distacchino troppo facilmente. In caso provvedere con dei ripristini per avere un supporto omogeneo e solido.
Inseguito pulire il fondo e posare i pannelli.
Se l’isolante, ha uno spessore di 4/5 cm, bisogna fare molta attenzione al passaggio delle tubazioni impiantistiche. Molti installatori infatti tagliano e asportano completamente l’isolante per far passare gli impianti elettrici, creando così dei pericolosi ponti termici. La soluzione consiste nel distanziare la controparete in cartongesso dall’isolante di 4 cm, quanto basta per permettere il passaggio dei corrugati elettrici e il posizionamento delle scatole prese/interruttori, lasciando intatto l’isolante.
Questa soluzione vi rimpicciolirà le stanze di qualche centimetro, ma vi salverà dalla formazione di condense e muffe.
In alternativa alla controparete in cartongesso si consiglia di installare una rifodera in mattoni forati da sp.6cm che garantirebbero anche una maggiore massa e inerzia termica ottimali per garantire un maggiore sfasamento e maggiore fresco d’estate. I mattoni forati dovranno poi essere intonacati e tinteggiati.
Un pannello tipico in Poliuretano espanso che circola molto nel mercato è “stiferite“
Per ulteriori informazioni su come implementare efficacemente il cappotto termico interno in poliuretano, consultate i nostri articoli correlati su efficienza energetica, isolamento termico e materiali da costruzione.
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