Cappotto Termico interno con Materiali Organici Naturali

Cappotto Termico interno con Materiali Organici Naturali

In questo articolo esploreremo i benefici del cappotto termico interno, con un focus sugli isolanti organici naturali al momento più diffusi, tra cui canapa, sughero e fibra di legno. Scopriremo le proprietà di questi materiali fornendo una guida utile per chi sta considerando questa soluzione.

INDICE DEI CONTENUTI

    Cappotto termico interno con il Sughero

    Il sughero è uno dei materiali naturali più apprezzati per isolare. Esistono due principali tipi di sughero utilizzati per il cappotto termico interno:

    – Sughero Bruno: Subisce un processo termico di tostatura (da questo il colore bruno) che permette la fusione delle resine naturalmente contenute nella corteccia, che agiscono da collante naturale per aggregare i granuli e formare il pannello. La tostatura permette al granulo di espandersi, inglobando aria e migliorandone le caratteristiche isolanti.

    Sughero Biondo: Viene prodotto dalla corteccia che viene fatta stagionare all’ aperto per almeno due anni, bollita e successivamente frantumata e macinata. Il granulato può essere utilizzato sfuso (ad esempio nell’ isolamento delle intercapedini) oppure pressato in pannelli di diverso spessore.

    Il sughero bruno è quello che solitamente viene utilizzato per isolare sia esternamente che internamente. Presenta migliori caratteristiche termoisolanti ed è più leggero; in compenso risulta essere più costoso.

    In questa tabella troverete riassunte le proprietà delle due tipologie di sugheri con rilievo delle differenze nelle principali caratteristiche.

    Un esempio di pannelli in sughero bruno utilizzati come cappotto termico interno, sono i Corkpan, i quali possono essere installati “a secco”, senza l’utilizzo di malte. L’installazione viene completata con un pannello in cartongesso che verrà fissato alla listellatura di legno e successivamente rasato e tinteggiato.

    Se l’isolante, ha uno spessore di 4/5 cm, bisogna fare molta attenzione al passaggio delle tubazioni impiantistiche. Molti installatori infatti tagliano e asportano completamente l’isolante per far passare gli impianti elettrici, creando così dei pericolosi ponti termici. La soluzione consiste nel distanziare la controparete in cartongesso dall’isolante di 4 cm, quanto basta per permettere il passaggio dei corrugati elettrici e il posizionamento delle scatole prese/interruttori, lasciando intatto l’isolante.

    Passaggio dei corrugati elettrici tra le guide della controparete.

    Questa soluzione vi rimpicciolirà le stanze di qualche centimetro, ma vi salverà dalla formazione di condense e muffe.

    Cappotto termico interno con la Canapa

    La canapa è un altro materiale organico naturale molto utilizzato per il cappotto termico interno. È particolarmente apprezzata per la sua capacità di isolare sia termicamente che acusticamente. La canapa è un materiale traspirante, che permette di mantenere un ambiente interno salubre, prevenendo la formazione di condensa e muffa.

    Come per il sughero, si consiglia di installare una controparete (magari con una lastra di canapa ad alta densità al posto del cartongesso) distante dall’isolante di 4 cm, quanto basta per permettere il passaggio dei corrugati elettrici senza dover tagliare l’isolante.

    La finitura dei pannelli in canapa avviene attraverso un intonaco calce e canapa e una pittura silossanica apposita.

    Cappotto termico interno con Fibra di Legno

    Derivata dagli scarti della lavorazione del legno, la fibra di legno è un’opzione sostenibile e ecologica. Questo materiale offre buone proprietà isolanti, grazie alla sua struttura porosa.

    Il materiale può essere incollato direttamente sulla parete, oppure può essere posato a secco (senza utilizzo di malte).In quest’ultimo caso, dovrà essere contenuto da una listellatura verticale in legno che si ripete ad un intervallo di circa 60 cm e chiuso tramite dei pannelli in cementolegno ad alta densità (1350 kg/mc).

    La finitura può avvenire attraverso una rasatura armata e un intonachino silossanico pigmentato.

    Differenza tra Materiali Organici Naturali e Sintetici

    Quando si tratta di scegliere il materiale per il cappotto termico interno, è importante considerare le differenze tra materiali organici naturali e materiali organici sintetici. I materiali organici naturali, come il sughero, la canapa e la fibra di legno, offrono numerosi vantaggi in termini di sostenibilità, e salubrità degli ambienti interni. Essi sono materiali rinnovabili, biodegradabili e hanno un impatto ambientale ridotto.

    Nella tabella sottostante riporto i valori principali che caratterizzano e distinguono i materiali naturali (Fibra di Legno, Sughero e Canapa) dai materiali sintetici (EPS con grafite).

    Come si può notare dalla tabella, l’EPS ha dei valori di densità e calore specifico molto inferiori rispetto ai tre materiali naturali; questo comporta una minore inerzia termica e un minore sfasamento dell’onda termica. In parole povere, i materiali sintetici sono meno performanti nella fase estiva, poiché d’estate proteggono molto meno dall’ingresso del calore esterno.

    D’altra parte, i materiali organici sintetici, sono meno costosi e offrono migliori proprietà isolanti (infatti l’EPS ha un valore più basso di conducibilità termica).

    Tuttavia, questi materiali sono derivati dal petrolio, non sono biodegradabili e possono emettere sostanze nocive durante la loro produzione e smaltimento.

    Inoltre, i materiali sintetici tendono a essere meno traspiranti; infatti, come si nota dalla tabella, l’EPS ha un valore di resistenza alla diffusione del vapore molto più alta rispetto ai materiali naturali.

    Solitamente (con spessori di isolanti maggiori a 3/4 cm), per evitare condense tra il pannello isolante e il muro bisognerà prevedere una barriera al vapore nel lato interno dell’isolante. La barriera non permetterà al vapore acqueo proveniente dall’interno di raggiungere la parete fredda posta dietro l’isolante; questo porterebbe a fenomeni di condensa e di marcescenza dei pannelli isolanti.

    Suggerimenti per Chi Considera Questa Soluzione

    Se stai considerando di installare un cappotto termico interno con materiali organici naturali, ci sono alcuni aspetti da tenere a mente. Prima di tutto, è importante valutare le specifiche esigenze della tua abitazione e scegliere il materiale più adatto in base alle sue proprietà isolanti, traspiranti e sostenibili. Consultare un professionista del settore può aiutarti a prendere una decisione informata e garantire una corretta installazione.

    Inoltre, è fondamentale quantificare i maggiori costi associati alla fornitura e posa dei materiali. I materiali organici naturali sono più costosi rispetto ai materiali sintetici, ma i benefici in termini di salubrità degli ambienti e sostenibilità ambientale possono giustificare l’investimento iniziale.

    Assicurati di seguire le linee guida dei produttori per l’installazione per garantire la durata e l’efficacia del cappotto termico interno.

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