Nel seguente articolo andremo ad approfondire i costi che si celano dietro una riqualificazione energetica.
Quando si intraprende una ristrutturazione, è importante considerare non solo gli aspetti estetici e funzionali, ma anche l’impatto ambientale e la sostenibilità del progetto.
Investire in soluzioni sostenibili durante la ristrutturazione non solo può portare a risparmi, ma può anche aumentare il valore dell’edificio.
In cosa consiste un intervento di Riqualificazione Energetica?
La riqualificazione energetica rappresenta un processo chiave nell’ottimizzazione dell’efficienza energetica degli edifici, volto a ridurne il consumo energetico e a migliorarne le prestazioni ambientali.
Un concetto fondamentale in questo processo è l’approccio graduale, che inizia con la “prioritizzazione” dell’isolamento dell’involucro rispetto ad un intervento volto a rinnovare gli impianti. L’involucro di un edificio include le sue parti esterne (muri, tetto, finestre e pavimenti) che lo separano dall’ambiente esterno.
Isolare efficacemente l’involucro è il primo passo cruciale, poiché l’obiettivo è quello di ridurre le dispersioni termiche mantenendo il calore durante i mesi invernali e il fresco durante quelli estivi. Questo non solo migliora significativamente il comfort abitativo ma riduce anche la domanda energetica per il riscaldamento e il raffrescamento, portando a un notevole risparmio sui costi energetici.
Dopo aver minimizzato le dispersioni energetiche attraverso un adeguato isolamento dell’involucro, è essenziale procedere con l’adeguamento degli impianti termici. Questo step successivo mira a installare o migliorare i sistemi di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata esistenti, rendendoli più efficienti e adeguati alle nuove prestazioni termiche dell’edificio.
Quando si riesce ad isolare molto bene l’involucro edilizio e a curarne meticolosamente la tenuta all’aria (non devono essere presenti spifferi!), non sono nemmeno necessari dispendiosi impianti termici (come il riscaldamento radiante a pavimento o a soffitto), ma basta un’unità compatta di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore e un piccolo modulo per la produzione di acqua calda sanitaria.
Questo approccio sequenziale assicura che ogni aspetto della riqualificazione energetica sia indirizzato nel modo più efficiente, evitando investimenti prematuri in sistemi di riscaldamento e raffrescamento che potrebbero rivelarsi sovradimensionati o inefficaci una volta migliorato l’isolamento dell’involucro. In questo modo, si ottimizza l’investimento complessivo nella riqualificazione energetica, garantendo i massimi benefici sia in termini di efficienza energetica che di comfort abitativo.
Fattori che influenzano il Costo della Riqualificazione Energetica
Il costo della riqualificazione energetica degli edifici è influenzato da diversi fattori, tra cui la dimensione e l’età dell’edificio, il tipo di interventi necessari e la località.
Ad esempio, riqualificare un vecchio edificio storico può essere più costoso rispetto a un edificio più moderno a causa della necessità di preservare caratteristiche architettoniche specifiche.
Inoltre, la località può influenzare il costo a causa delle diverse normative edilizie, degli spessori di isolamento necessari (in Sicilia sarà necessario uno spessore minore e un materiale di isolante differente rispetto al Trentino) e del costo della manodopera.
Un esempio di preventivo per una riqualificazione energetica di un appartamento
Ora vediamo un caso reale riguardante i costi per la riqualificazione energetica di un appartamento di 100 mq.
Nella tabella che troverete qui sotto ho voluto considerare una riqualificazione energetica che comprenda un isolamento dall’interno, sostituzione delle finestre e rifacimento dell’impianto termico con un sistema elettrico a pompa di calore.
Il costo totale è di circa 70.000 €, corrispondente ad una spesa pari a 700 €/mq.
Incentivi e Agevolazioni Fiscali
Gli incentivi e le agevolazioni fiscali giocano un ruolo cruciale nell’incoraggiare i proprietari di immobili a investire nella riqualificazione energetica.
Tra le varie misure disponibili, la detrazione fiscale al 65% rappresenta uno degli incentivi più significativi per rendere più accessibili gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Essa consente ai proprietari di detrarre dai propri oneri fiscali una percentuale significativa delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica.
Questo significa che del totale speso, il 65% può essere recuperato sotto forma di detrazione suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. Il massimo della cifra recuperabile è di 100.000€.
Si ha invece una riduzione al 50% della percentuale di detrazione per le spese relative all’acquisto e alla posa in opera di finestre comprensive di infissi, delle schermature solari e per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A.
Dal 2018 è ridotta al 50% anche la percentuale di detrazione per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro).
È fondamentale che i lavori siano documentati in modo accurato, con fatture e ricevute che attestino le spese sostenute e bonifici parlanti che dimostrino i pagamenti. Inoltre, prima dell’inizio dei lavori, può essere necessario inviare specifica documentazione all’ENEA o ad altro ente designato, a seconda delle specifiche disposizioni normative.
Benefici della Riqualificazione Energetica
Oltre alla riduzione dei costi energetici nelle bollette, la riqualificazione energetica offre numerosi benefici, che potremmo sintetizzare in:
- Migliore comfort abitativo grazie a temperature interne più stabili;
- Incremento del valore dell’immobile;
- Riduzione delle emissioni di CO2, giocando un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico.
Come Pianificare una Riqualificazione Energetica
La pianificazione di una riqualificazione energetica richiede una valutazione preliminare per identificare le aree di intervento prioritario.
È essenziale affidarsi a professionisti qualificati che possano garantire che i costi dell’intervento siano perfettamente calibrati in base alle esigenze del committente. La scelta di un professionista esperto, può fare la differenza nel risultato finale del progetto.
Conclusioni
Investire nella riqualificazione energetica degli edifici rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile e efficiente dal punto di vista energetico.
Nonostante il costo di una riqualificazione energetica possa sembrare elevato inizialmente, i benefici a lungo termine (sia economici che ambientali) giustificano ampiamente l’investimento. È un’opportunità per migliorare la qualità della vita, ridurre l’impatto ambientale e incrementare il valore del tuo immobile.
Spero che questi consigli ti siano stati utili, se hai qualche domanda scrivimi nei commenti.
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